Come utilizzare lo smartphone con i bambini
Recentemente la Società Italiana di Pediatria ha lanciato un allarme sull’uso eccessivo dei media device (cellulare, smartphone, tablet, pc) nei bambini da 0 a 8 anni di età, pubblicando un documento con delle raccomandazioni precise: no a smartphone e tablet prima dei due anni, durante i pasti e prima di andare a dormire; limitare l'uso a massimo 1 ora al giorno nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e al massimo 2 ore al giorno per quelli di età compresa tra i 5 e gli 8 anni; si sconsigliano inoltre programmi con contenuti violenti e soprattutto l'uso di telefonini e tablet per calmare o distrarre i bambini.
I bambini imparano dal modello offerto dai genitori, per imitazione, perciò vedere il genitore che comunica, in occasioni diverse e senza necessità, solo con il cellulare, li legittima a fare lo stesso.
Non è raro vedere bambini di due o tre anni tenuti buoni con uno smartphone oppure un tablet. Questa funzione da ‘baby sitter’, può essere usata ogni tanto, ma bisogna ricordare che può creare molta confusione nel piccolo. Utilizzare lo smartphone per far cessare un comportamento sbagliato di un bambino, non farà che aumentare la probabilità che questo venga ripetuto in futuro.
Il bambino viene premiato per ciò che non deve fare. Meglio lodarlo e prestargli attenzione quando si comporta bene.
Smartphone e tablet, ma anche la tv, possono essere usati in modo appropriato e condiviso con i genitori quando sono utili per il divertimento, lo svago e lo sviluppo di alcune competenze, ad esempio la coordinazione visuo-motoria, la creatività e la capacità di problem solving.
E soprattutto, per aiutare a sviluppare la capacità di fare un uso appropriato delle tecnologie digitali, più ancora che proibizioni e controlli serve l'aver trasmesso e condiviso il piacere di altre attività. Essere genitori significa uno scambio continuo, progressivo e reciproco di esperienze e di miglioramento.